ASSICURARSI: ETICA O OBBLIGO?
Guidare un mezzo senza assicurazione è già da molto tempo, purtroppo, un’abitudine che sta prendendo piede. L’ultimo eclatante esempio risale al 7 maggio 2017 quando “una donna livornese di 47 anni è stata “sgamata” dai vigili urbani senza assicurazione, senza revisione e senza carta di circolazione del motorino. Trasportava inoltre il figlio di 2 anni in piedi sulla pedana tra lei e il manubrio. Dopo essere stata tempestivamente fermata è stata pesantemente multata dai vigili.” (Il Tirreno edizione di Livorno, 7 maggio 2017)
Mettendo da parte il rischio che hanno corso e l’accaduto in sé, concentriamoci invece sul fatto che nel 2014 l’8,7% delle auto in Italia non era assicurato e oggi questo dato è aumentato al 13%(auto.it 22 maggio 2017).
L’assicurazione è ormai da tempo obbligatoria per legge, ma è solo un obbligo o un etica?
Se ci pensiamo l’assicurazione auto non è un vero e proprio obbligo. Infatti permette innanzitutto di tutelare se stessi da improvvise ed enormi spese, a meno che tu non sia il vecchio Bill, e soprattutto tutelare il prossimo, che in caso di incidente ha la sicurezza di essere risarcito economicamente per i danni subiti.
Nel caso contrario anche lui o è uno zio paperone o può avere qualche problemino a sistemare i danni.
In sostanza assicurarsi è più un fatto di etica che non un obbligo perché è un gesto di accortezza nei confronti del prossimo a cui posso recare danno.
Perciò meglio rovinarsi o essere protetti?
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